Friday, 20 September 2024

Niente stadio, siamo Romanisti

 Niente stadio, siamo Romanisti

cata mente La traumatica cacciata di Daniele De Rossi ha scosso in modo terribile il mondo romanista. Che dire davanti a un'ingiustizia come questa? Qui non siamo al vecchio campione anchilosato che un signor allenatore mette in panchina - e la moglie, separata e nuovamengte innamorata, insulta e sbeffeggia ad una festa regalandogli il 45 giri di Mia Martini "Piccolo uomo" - qui siamo davanti a un campione specchiato, a un uomo serio ha assai sofferto, e che, come Paolo Maldini al Milan, ha dato tutto per la maglia della Roma, societa' nella quale e' entrato da bambino. A sei anni. La curva sud, il sacro centro del tifo romanista, ha decretato che per  il primo tempo di  Roma -Udinese , prima in classifica, si restera' fuori, io, fan 76enne, dico che N ESSUNO - e ripeto NESSUNO - dovra' entrare. Aggiungo e rincaro la dose,nessuno dovra' entrare allo stad iofino a che il suolo di Roma sara' calpestato dai Friedkin e dalla loro plenipotenziaria, la greca Lina. Dagospia ha riportato oggi un'articolo che traccia la folgorante carriera della 41ennne ellenica che ha preso Roma, la Roma e i romanisti come un mucchio di idioti.Vorrei ricordarle educatamente che nella linua inglese esiste una parola, boycott, che in italiano si traduce in boicottaggio, che altri non e' se non il cognome del capitano dell'esercito inglese al quale la corona inglese aveva dato parecchie terre per ricompensarlo delle sue valorose imprese in guerra. Boycott si dedico' massicciamente all'agricoltura ma, lui inglese, trattava i sudditi irlandesi - l'Irlanda e' stata soto il gioco inglese per oltre 900 anni - e dico 900 ANNI - che, connsigliati da uno dei padri della nazione irlandese - Charles Stuart Parnell poi accecato con la calce viva  negli occhi nella piazza del villaggio, ora cittadina,   di Castlecomer nella contea di Kilenny, di scendere in sciopero e mandare in rovina i raccolti ddella erra di boycott. Che le provo' tutte per riprendere le redini del comando. Assalti ai condadini e fucilazioni ma quelli tennero duro.Molti mlorirono per fame ma, alla fine, Boycott dovette tornare in Inghilterra, vivere - MALE - e morire, dimnticato e vilipeso  dai suoi stessi compatrioti. Dare tempo  a Juric? Il fatto stesso che si ' reso lo stesso giorno della cacciata di DDR nostro lo condanna a vita. Non a caso parole buonissime  per lui le hanno spese i tifosi laziali. Lacrime, insulti, minacce, pianti, strilli, urla? No, come dice il grande Peppe, "chi tifa Roma non perde mai". PUSSA VIA. No, YANKEE GO HOME.

Sara' una isata che li seppellira'.  

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