Julieta
Attenzione: caduta massi. Sulle coscienze delle "persone per bene". "Caritatevoli". Anche degli spettatori. Lo so, lo so, non sto parlando della mostra cinematografica di Venezia e nemmeno della veltroniana Festa del Cinema di Roma, sto solo parlando dell'ultimo film di Pedro Alomovar che ha unito insieme due racconti del Premio Nobel per la Letteratura, la canadese alicia Munro, traendone forse il suo film piu' drammatico ed intenso. Gli appassionati del maestro spagnolo, perche' Almodovar e' un maestro., resteranno impressionati dalla severa bravura di Emma Suarez, gia' musa di Julio Medem, e Adriana Ugarte e dall'almodovariana per eccellenza, Rossy De Palma, oltreche' dalla complessita'-semplicita' della storia. I due racconti della Munro, sono un suo fan scatenato da anni quindi so quel che scrivo, sono molto belli ma Almodovar ha fatto un capolavoro al momento della sceneggiatura congiundoli e lasciando uno splendido finale aperto. Al ventesimo film, e si vede sempre il fratello produtoore Agustin, non e' piu' un ragazzo cattivo e irriverente, la Spagna postfranchista che lo fece conoscere ed amare ed apprezzare non esiste piu', ora e' un Paese senza governo da mesi dove. come nella grandissima parte del mondo, tutto "e' annato in caciara". In Italia c'e' un governo? Non scherziamo. C'e' il cinema? Continuiamo a non scherzare. In Julieta nel finale, c'e' una scena che mi tocca profondamente e che spero devastera' irreparabilmente le vite di chi mi ha odiato, insultato. offeso, vituperato per aver lasciato l'Italia e essere venuto qui a cercare di vivere con dignita' e rispetto la mia malattia. Ma se uno e' un maestro e' un maestro nel far ridere e nel far piangere e nel far riflettere e Almodovar questo fa. E si tratta di momenti orribili. Che hanno segnato e segneranno le vite delle protagoniste. Non c'e' che dire, chi fa la programmazione dell'Irish Film Institute a Temple Bar sa il fatto suo.Come si dice a Roma "ogni botta 'na tacchia". E questa e' profonda assai. Speriamo non approdi mai in laguna o all'ombra del \colosseo.Quello vecchio vecchio, non quello di Pallotta.
Che fate dal 7 all'undici settembre? Tutti a Mantova. c'e' il Festivaletteratura. L'appuntamento dicultura popolare piu' inportante d'Italia nonostante la calata di blasonati ignoranti e snob tra la quale i Lettori da anni hanno pensato bene di divincolarsi. Quest'anno undici autori Sellerio, ma non vedo il professor Santo Piazzese e la "scuola siciliana", mi assicurano che la qualita' e' alta e c henon e' diventato un mercato di buoi. No, maiali perche' si calcola che ogni mantovano ne pessieda tre. Il famoso "prosciutto di Parma".Sono molto legato a Mantova pereche' nei miei quattro anni di collaborazione gratuita credo di aver portato il meglio della letteratura poliziesca italiana, europea e mondiale. In futuro i nomi e deciderete voi. Poi nel 2011 sono venuto ad abitare in Irlanda. mi proprosero viaggio Rayanair fino a Verona e spese solo per me e non per la consorte "per motovi di bilancio. sai, c'e' la crisi".Siccome scrivo dal 1968 so cosa vuol dire la formuletta quindi ringraziai e me ne venni qui.Cio' non toglie che ogni settembre, domni compio gli anni, non ci pensi intensamente. Uno delle tante cose che mi sono andate storte nella vita. Comunque sempre forza Mantova, quante risate mi ci sono fatto, e dal 7 sall'undici sarete bombardati di sbrisolone.
La nuova giunta romana guidata da Virginia Raggi perde pezzi basilari dopo 60 giorni, lei sembra completamente in mongolfiera, il bell'ebasta Malago' vede sfuggire il ricchissimo piatto delle Olimpiadi, a meno che non intervenga Matteo "il bomba", Cordero DiMonetzemolo, come sis crive,"si defila". vuol dire che non conta piu' niente, e credo che bisognera' aspettare per vedere la "maggica Roma" vincere. Si', perche' in Italia si dice e scrive che per vincere ci vuole lo stadio di proprieta'. Da Boston lo ha ribadito veemente, e piu' volte, anche il magnate - di piezze napoeltane delle sorelle? - James Pallotta presidente magico. Strano che chiaccheri tanto, e basta, perche' a Londra Chelsea, Arsenal e West Ham volevano lo stadio nuovo e in 10 anni hanno impianti esemplari, siuri e sempre pieni. Redditizzi. Ma non giocano, come fara' la "maggica" domani sera alll'Olimpico,contro il San Lorenzo Almagro, la squadra argentina per cui tifa Bergoglio. Perdere sara' un dovere, un'obbligo. Intanto in campo scendera' il santino giallorosso, Er Capitano, l' ex Pupone. Francesco Totti, e l'ex Capitan Futuro, Daniele Du Rossi.Scusate, De Rossi.
Sara' una risata che li seppellira' .
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