Wednesday 8 November 2017

Pietro Cheli

Pietro Cheli

U' zeneise ciu' grande nu ghe' ciu'. A 52 anni e' scomparso il giornalista, e molto altro, Pietro Cheli, genovese trapiantato a Milano dove abitava con la moglie romana, laa mia amica, collega, e  compagna di mile avventure, Alba Solaro, folgorante firma della fu L'Unita' uccisa definitivamente da Matteo Renzi. Pietro era grande e grosso in ogni senso. anche e soprattutto il suo cervello onnivoro. Grande nel pensare, nelo scrivere. Nel leggere e veder, discutere di cinema. Non si metttevamai in mostra, lo faceva la sua stazza colossale, ma quello che colpiva era la sua cultura onnicomprensiva. E il suo sguardo sbieco quando si trovava a confronto e contatto con tanti "intellettuali". Mai una polemica, mai accuse e insulti. La forza della Cultura e dell'educazione ligure. Piero Colaprico dalle colonne del Corriere della Ser ha chiesto ricordi ma no, come Pietro avrebbe fatto, non mi mettero' inutilmente in vista. Voglio solo ricordare l'esperienza comune, nel settembre 2005, al Festivalletteratura di Mantova. Le sue interviste, le sue critiche, le sue presentazioni. e i nostri viaggi in macchina, con il sottoscritto schiacciato da questo assoluto peso massimo della Cultura. E dell'autoironia. Mi spiace solo di averlo frequentto assai poco ma sono grato di averci lavorato a Diario, settimanle ddi cultura ed altro, molto altro, fondato da Enrico Deaglio poi chiuso dopo 10 anni. Sara' difficile rimpiazzarlo perche' Pietro era Pietro. Retorica bandita. Domenica mattina e' morto Pietro Cheli, giornalista e critico. Condoglianze e abbraccio fortissimo a Alba mia. Sentiremo la sua enorzme mancanza culturale e umana.

Sara' una risata che li seppellira' 

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