Wednesday 14 October 2020

Il regalo

Il regalo Mia figlia Nora me lo aveva spedito ben prima del 3 settembtre, giorno del mio compleanno, ma, si sa, le poste italiane hanno come motto "chi va piano va sano e va lontano". E spessissimo non arriva mai. Ma quando, come ieri, arriva mentre c'era il simpatico Billy, amico ed elettricista, uno e' piu' contento perche' puo' mostrare orgoglioso il regalo. Consistente in un foglio-cartolina d'auguri dove il mio splendido nipote Sebasiano Antonio Paolo, 4 anni il 17 ottobre, ha scritto, aiutato dalla madre - mia figlia Nora - tantiauguri in ritardo nonno Paolo in inchiostro verde e poi ha fatto un bel disegno del sottoscritto, Strikers, superbo libro del livornese Alessandro Colombini edito dalla Hellnation libri. Storie di calcio e di guerra nell'Irlanda del Nord di George Best e Bobby Sands. Un libro straziantemente bello che fa ben sperare se i tifosi del Livorno, Colombini e' uno di questi, agiscono e pendsano in questa maniera. Un libro che fa piangere e che certo non e' stato selezionato per il fiorentino Premio Mastercard. Eccomamcherebbe piobono. Il terzo fregalo lo sto indossando. Una maglietta giallorosso amaranto - i colori originari della miasquadra del cuore, l'Associazione Sportiva Roma - con l'effigie di Agostino Di Bartolomei da Tormarancio, capitano del mirico secondo scudetto della Roma. Campione assoluto in vcampo e nella vita, vincitore di uno storico scudetto e subito venduto al Milan dove vinse subito un'alytro scudetto. Ma il suo, il mio, il nostro amore si chiama Roma e quando il ptresidente non lo volle piu' in societa', neanche come osservatore, una mattina usci' cal suo cupismo e si suicido'. Lasciando sgomento il mondo del calcio e non solo. Mi dispiace per Francesco Totti, il fratello maggiore Riccardo e mamma Fiorella ma la Roma aveva, ha e sempre avra' un capitano, con la c minuscola: Agostino Di Bartolomei. Grazie Sebastiano Antonio Paolo, grazie Nora, pezzzi del mio cuore. Nora che, bellissima e paffutissima, in carrozzzina con mio cugino Cristiano, il famoso "capello" della Curva Sud del pollovendolo Dante, aveva il banco al mrcato Trionfale, portavamo in giro trionfanti, tutti ci complentavano per il suo splendore, per il Celio e Roma tutta per assaporare l'aria di una citta' assai felice e semplice. Troppe emozioni, basta. Non dopo aver ricordato un grande parrucchiere che e' morto, cancro all'esofago, a 50 anni. "Ma era froco,era 'n parucchiere, je sta bene". Maledetti vi odiero'. Bye mister Mayer. Sara' una risata che li seppellira'. Sara' una risata che li seppellira'.

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