Finalmente

Finalmente Paulo Dybala e' un giocatore della Roma. Non so se sia stata la telefonata di Jose' Mourinho Felix, la chiaccherata con Francesco Totti, i magheggi, incredibili ed interminabili, di Tiago Pinto/Finto/Tonto, l'impegno dei Friedkin padre e figlio (?), la grande, immensa piazza romanista e la strenua battaglia condotta dal Corriere Dello Sport ma il giocatore e', I'm fuckin' sorry, della Roma. Anzi, e' volato ed arrivato gia'in Portogallo per mettersi a disposizione dei nuovi compagni di squadra. Certo che i nomi di Abrahams, Dybala e Zaniolo fanno sognare ed aprire il cuore. Viene dopo 7 anni di Juventus - ancora ricordo quando, militando nel Palermo del presidente Zamparini, vide una partita in casa di Daniele De Rossi, al rione Monti, insieme al Florenzi e al catastrofico Iturbe e tutti e tre gli chiedevano spassionaramente di indossare la sacra maglia giallorossa. E penso tanto alla favola della volpe e l'uva. Si, proprio quella. Per la Juventus ha una grave infezione urinaria. Non e'che l'infezione e' di altra, piu' grave natura e affligge in vertici, in panchina e in societa', societari? Benvenuto, Paulo, e "que viva Argentina y Roma". Ieri serata finale di Umbria Jazz - neanche una riga su GGI e GGSI ed e' una grossa, imperdonabile vergogna - col gruppo, tutto al femmminile, di Jeff Beck, il miglior chitarrista rock in assoluto, e l'attore Johnny Depp, reduce di una grandissima vittoria contro l'ex moglie, l'attrice - un film, Aquaman, asurdo ed orribile - Amber Heard. Enorme successo, e sono contento, ma il gruppo femminile, da quel che ho sentito in un video, non va proprio e Depp a voce sta messo male. Consiglierei meno henne', braccialetti e fazzolettti. Ma se tutto questo necessita per gustarsi Jeff Beck va bene. No, benissimo. Certo, non sono i Maneskin... Mi aspetta Bullet in the head, cioe' Proiettile nella testa, del maestro John Woo di Hong Kong alle prime armi. Adrenalina purissima. Quindi, scusate, chiudo bottega, scrivero' domani. Sara' una risata che li seppellira'.