Che film
The midwife e Sanctuary. E poi l'Italia risponde con la sagra paesana del cinema di Roma, voluta dall'onorevole polivaente e onnisapiente Walter Veltroni, con la Bienale veneziana, colpita e affondata annni e ani fa, con i cinepanettoni, gli "intellettuali organici" e attori&attrici belli&basta, e giovani giovani. Martin Prevost, il regista di The midwife, si e' affidato a due Catherine, Frost e Deneuve, e ha pensato e scritto e diretto uno storia storia. Fatta di comicita' e tragicita', di passato, presente, futuro, di normalita' e sbrigliata fantasia. Un commovente piacere da gustare e vedere. E tener dentro il cuore. No dico, non posso dire null'alytro, spero solo che il pubblico italiano ammiri e apprezzi la Frot.
Come Sanctuary, opera prima di Len Collin. Film che per protagonisti un gruppo di disabili. Protagonisti imperdibili Kieran Coppinger ha la sindrome di Down e la giovane Kelly e' molto epilettica. Larry|&Sophie. Che si amano e vorrebbero fare all'amore. Ma una legge emanata nel 1883 glielo vieta. E proprio grazie a questa storia, prima una commedia e ora un film, la barbaruca legge e' stata abolita. Commedia e film creati ed ideati dal Blue Tea Theatre, dove la Kelly lavora da 10 anni. |Dopo aver visto il film, immagini e musiche originali ottime per non parlare delle interpretazioni davvero imperidbili, viene da chiedersi cosa significhi oggi il termine "disabile". Basta sfogliare un qualsivoglia giornale, vedere la tv, entare nel mare mgnum di internet per capire che, sempre piu' spesso, il confine tra normalita' e anormalita' e' pericolosamente esile. Mi sarebbe piaciuto imbattermi nell'allegra compagnia e spero vivamente che Len Collin si inventi qualcosa ij fretta per riportare in scena tutti. Il grosso Kieran e' stato deciso e preciso, vuole fare l'attore. E noi i suoi spettatori. Daltronde leggetevi le recenti sfortune di Brad Pitt e Johnny Depp e poi fatevi qualche domanda, solo poche domande.
Monchi non compare nel caast di Sanctuary ma lo meriterebbe. Ora cercaMartial, inguardabile al Manchester United, ha riconprato Pellegrini, ha venduta Salah, ma col trucco che il Liverpol ha scoperto, e Rudiger, si accinge a svendere Manolas e Neinggollan, attende Totti, che al ritiro di Pinzolo non si e'presentato e non andra'. Tutto sotto il controlllo di James "Creso" Pallotta. E la stampa addomesticata.Ecco, qusto mercato romanista non meriterebbe un film, un grande film visto che si parla di Pallotta? Il titolo? Le comiche finali, regia di Monchi da Siviglia.
Sara' una risata che li seppellira'
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