Thursday, 8 April 2021

Il Capitano

Il Capitano Oggi avrebbe compiuto 66 anni. Agostino Di Bartolomei, l'ombroso capitano del secondo scudetto, quello conquistato dal presidente Adino Viola. Che tipo Ago. Anni e anni allo stadio, con sole e pioggia ma mai l'ho visto sbagliare una punizione. Se ce la davano, ed era un miracolo perche' in quegli anni a guidare la Juventus c'era l'avvocato Giovanni, detto Gianni, Agnelli. Parlava poco e agiva molto. Capitano nella vita e sul campo. Bella storia con la signora Marisa e Luca, il figlio. Visto le vuote iperboli usate oggi Agostino era ed e' un gigante.Uomo vero e calciatore fortissimo. Tessarato da quando aveva 6 anni. Trattato, dopo lo scudetto conquistato, malissimo. Pagina da dimenticare. Come tutte le cattiverie che gli riversarono contro per aver sclto di stare accanto alla signora Marisa e al suo vezzo di portare la pistola, regolarmente denunciata, nel borsello. Non parlava ma quando ti squadrava con quellle folte sopracciglie e i suoi cchi nerissimi eri fatto. Dopo la Roma, l'amore della sua vita dalla quale venne caciato da Viola che fece fare la stessa fine all'allenatore Liedholm, vinse ancora perche' roso da una gravissima depressione. Cerco' d entrare nella neonata Roma di Franco Sensi ma quello non volle. Guardtevi il primo, memorabile film di Paolo Sorrentino, Un omo a meta', e capirete cosa passo' Agostino. La mattina del 30 maggio 1995 decise che era abbastanza, di mattina presto usci' sul grande terrazzo della villa di San Marco di Castellabate e si tolse la vita con un colpo di fucile. Che non uccise solo lui ma tutti noi sinceri romanisti che ci incontravamo e ci chiedevamo sgomenti "perche'". Con le lacrime agli ochi andai al servizio dello Sport e chiesi umilmente a Gianni Melidoni se potevo scrivere anch'io. Mi disse di si, di scrivere col cuore, da tifoso. Il giorno dopo ricevettii comlimenti di tantissimi ma io quel pezzo non l'ho mi voluto leggere perche' per me Di Bartolomi non e' morto allora e non e' morto ora. Lo rivedo entrare in campo sempre a testa bassa e controllare che i suoi compagni fossero tutti li'. Il migliore. E poi quando doveva tirare n punizione...Ago, tira la bomba. Si, si, spaccalo il cielo giallo erosso. Capitano, commossi, e piangenti, ci inchiniamo. Sara' una risata che li sppellira'.

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