Thursday 2 March 2017

The founder

The founder

Il regista John Lee jancock ha forse ha firmato uno dei  film che piu' delineeranno gli Stati Uniti D'America e i suo capitalismo che ha distrutto e sta distruggendo il mondo. "preistenza" predica Un Michael Keaton/Ray Kroc. "Persistenza" nell'asfaltare tranquille esistenze succhiandone cervello e sangue. Che Keaton fosse bravo non c'erano dubbi ma cosi' spietatamente e simpaticamente spietato? Complimenti. La storia della nascita dell'impero McDonald's - e' presente in 100 Paesi nel mondo, ha 16mila punti vendita negli Usa e recentemente ha aperto un punto vendita romano a 300 metri dal colonnato di San Pietro - e' affascinante nella sua brutalita' graziosa. Niente sangue o sesso, niente brutalita. Solo sorrisi e Strette di mano. Spietate. Uj film da vedere e che sara' difficile digerire anche se la storia scorre via elegante e veloce. Certo che Keaton qualcosa da questa fatica doveva anche guadagnere, le sequenze iniziale e finale credo che resteranno impresse. Come Dick (Nick Hofferman) e Mac (John Carroll Lynch) McDonald. Che da questa colossale impresa, e sempre piu' grande, ricavarono ognuno un'assegno di un milione 300mila dollari, un'enormmita' nel 1957, nulla pe\nsando al futuro della McDioald's Corporation, ormai anche un gigante immobiliare mondiale. Basta, non dico di piu'.

Lazio 2 Roma 0. Concretezzza e serieta' 2 chiaccherie e sproloqui e Totti 0. Neinggollan, che se ragionasse tra una fumata e l'altra, uno partita gia' non la ha in tasca. E Spalletti che ha perso tre partite e non una. Attenzione al Napoli di Sarri sabatosera. Lui, Spalletti, come al solito, si aspetta "una risposta dai ragazzi".  Io no e non considero quei milionari fannulloni, moltissimi di loro, dei ragazzi ma dei parassiti sopravvalutatie e viziati. Lo aveva detto lui che la partita di ieri sera ne vale tre, non io. Come recitava una famosa pubblicita' di una nota camomilla la Lazio ha "la forza dei nervi distesi"., l Roma ha i nervi a pezzi.Colpa di GGI E GGSI che mai si sono chiesti in che direione vada questa societa' in completo sbando e in balia e a una sola persona. Che  sta a Roma e non e' il parlante, a sproposito, presidente italoamericano che ride sempre. La Juventus ha impiegato 4 anni per costruire il suo stadio, a Torino citta',negli ultimi 10 anni a Londra D]Chelsea, Arsenal e West Ham hanno costruito i loro di stadi, a Londra citta', mentre a Roma econ la "maggica Roma" si favoleggia un'impianto che sembra quello disegnato per Rosella Sensi da un suogeometra di fiducia. Ma non era il famosissimo architetto polacco Daniel Liebekind l'architetto prescelto o era prescelto solo per la torri avvenieristiche, buone per un modellino bellissimo? faccio mia la proposta, ragionevolissima, di assegnare il cadente, ma gia' esistente, stadio Flaminio alla Lazio. Lotito ha fatto i soldi co le impres eid pulizione, e i contratti con la regione Lazio siglati dall'allre presidnet, romanista sfegatato dice lui, Francesco Storace quindi di rimettere a psoto u luogo gia' esitente ma ormai quais abandonato se ne intende, no? Se la Raggi e lo showman Grillo non si sono fatti convincere nemmeno dallo sfacelo totale dell'area dove dovra' sorgere lo stadio, che dire di piu'? Evitata "la catastrofe" evocata da Pallotta cerchiamo anhe di evitare l'estinzione fragoosa. Al momento accontentiamoci di evitare il ridicolo.

Domani Moonlight, premio Oscar come miglior film. Se ne e' palato e se ne parla in termini entusiastici. Speriamo bene. Certo che Fences e The founder  mi hanno abituato assai bene. Troppo bene.

Sara' una risata xhe li seppellira'

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