U2 3 Arena 3
L'avevo detto no? Quattro Zaccablog quattro per i quattro U2. E allora ecco il concerto di sabato. Stessa formazione - il tennista, dice lui, Francesco, la ponderata moglie Manula (gni notte come un mantra gli recita "ricordati, non ti chiami Roger") e l'innapetente mediceo, Patrizio - ma non le emozioni. Perche' non e' possibile smorzarle con gli U2. Accenni ai fans spagnoli sottopalco - ecco la bandiera giallorossa sventolante e venerdi' sera era toccata ai fans del Paese piu' bello del mondo, l'Italia, renziana piu' che mai - stessa scaletta, salvo l'aggiunta di un Desire che non propongono mai ma che resta un capolavoro misconosciuto perche' ognuno di noi prova desiderio verso loro o l'amata/o/a/o visto che siamo nel primo Paese al mondo dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso e' stato giustamente legalizzato. Certo, resto un po' piccato, parecchio, perche' non eseguono I still haven't found what I'm looking for, e credo che siano pochi a dire che hanno trovato quel che cercavano nelle loro esistenze, e Sometime syou can't make on your own, che Bono scrisse dopo la morte del padre Bob. Lo perdono, aveva gia' ricordato superbamente, mi aveva fatto arrossare gli occhi e piangere in silenzio, con Iris (hold me tight) dedicato alla madre morta quando lui aveva 14 anni quindi Zaccagnini Paolo perdona Hewson Paul. Per il resto anche The electric glow, grazie allo statosferico impianto luci, abbaglia, annichilisce, conquista, domina, squarta, Mai squartamento pubblico e' stato piu' gradevole. Anche se nette a rischio le corde vocali, gia' provate dalla prova della sera precedente. L'ospite? Rory O'Dowd, vale a dire la drag queen piu' famosa d'Irlanda, Pantsy Bliss, protagonista sullo schermo di un film-documentario assolutamente imperdibile, The queen of Ireland. Bono lo ringrazia per la campagna per il si al referendum che a stragrande maggioranza ha dato il via alla nuova legge, si abbracciano, ballano insieme, Rory/Pantsy abbacinante nel suo strettissimo vestito di pailletes verdi e la sua cascata, tranquilli che e' una parrucca, di capelli rossi. Bono, e tutta la 3 Arena, lo ringrazia per l'impegno profuso nella campagna, si vede che e' molto emozionato cosi' per toglierlo d'impaccio Bono gli da' questo smartphone per riprenderli mentre eseguono Elevetion, e con le movenze di Paul e Rory fioccano mail entusiaste da tutto il mondo. Dalla galassia intera no ma si stanno attrezzando, vedrete che ci stupiranno come hanno fatto da 40 anni a questa parte. Il birrificio ambulante prosegue imperterrito ma stavolta le occhiate dei vicini sono piu' torve verso chi lo pratica.Meno verso due amici, o fratelli, che insieme fanno un'armadio di 8 ante. Anzi, se volessero buttarci qualche pinta in faccia accetteremmo volentieri, quelle Alpi che hanno al posto dei bicipiti incutono estremo rispetto. E alla fine Bono, The Edge, Adam e Larry annettono e conquistano anche i due colossi di Dublino. E chi se ne frega se la birra ci bagna copiosamente, siamo qui per inzupparci di lacrime e sudore, che sara' mai un po; di birra? Toccante Bono che ricorda come con due euri soli al giorno si possa debellare il flagello dell'Aids in Africa, il passaggio dalla madre infetta al neonato. Ringrazia sentito chi si batte per sgominare la terribile malattia'Aids qui e la'. Chi se ne frega se pagano le tasse in Olanda, One.Org l'hanno creato Ali ePaul Hewson ed e' in prima fila in questa e tantissime battaglie. Stringe mani insaguinate di potenti vari, sciolti e a pacchetti? Visita l'Esposzione Universale Milanese con il duce di Rignano Valdarno? Va bene, va bene se poi si batte, con i fatti e le cifre, conro l'Aids e la fame. Criricati per questo impegno di Bono? Di piu'. Smembrati e mangiati vivi. Questa e' la loro potenza, il loro essere unici, la ragione del loro clamoroso, universale successo ultradecennale.E chi se ne frega ancora se sono ultramiliardari e quel che donano sembra nulla. Ma i 5 milioni donati alle scuole, in occasione dei 4 concerti dublinesi, per aiutare a creare ulteriori corsi di musica io non li ho mia sentiti donati da nessuno, E dire che sono in piazza in tempo. E sempre con i Critici che con la loro Stitichezza ne hanno sempre odiato l'appoggio e l'amore del pubblico. E loro per il pubblico. E il successo, il successo, il successo conseguito senz ail loro Augusto Permesso. Chi ebbe la fortuna di vederlo non dimentichera' mai il muro/i muri che circondavano il loro storico studio Windmill Lane a St. John Rogerson'S Quay. Anneriti da decine di messaggi da tutto il pianeta Terra. Che loro hanno cantato magnificamente. E continuano a farlo. Sempre magnificameente. Mi dispiace per gli 'N vidiosi. ma proprio tanto. Torno al concerto e, come la sera precedente, segnalo il tricolore irlandese sulla batteria di Larry jr. per One. Che e' anche il brano scelto per chiudere il concerto. Uno ad uno Dave, Adam, Larry jr e Bono, che si inginocchia piu' volte, attraversano la pedana-palco e la luce e la musica li seguono. Restano 6mila cuori che battono arruffatamente, confusamente, rabbiosamente, unanimemente. Gente mia, ma quanto e' bello essere un fan degli U2. Io dagli inizi.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
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