Tuesday, 21 September 2021

Occhio

 Occhio

Attenzione. Ieri non ho scritto per una serie infinita di incidenti tecnologici - "a Zacca', ma ce lo sai che sei de coccio, no?" direbbe la mia amica-sorella Patrizietta da Oldtown, alias Civitavecchia - ma rieccomi qui. Tutto pompato dalle spendide musiche del film/musical The great showman, di cui riparlero', dall'imminente arrivo di un libro dall'Italia - grazie, Fabrizio - e dalle foto delle bellezze di Fiona, figlia di mia figlia Nora, Mia, figlia di mio cugino Alessio e la bella moglie Chiara, e Maya e Isaella, le figlie della nostra amica Karolina, eccomi qui a discettere su Jose' Mourinho. Chi intrattiene regolare corrispondenza con il sottoscritto sa da anni che la mia classifica per il posto da allenatore della mia Roma e' Luciano Spalletti, Claudio Ranieri e Serse Cosmi cosi' la data del 7 luglio per me e' stata una tempesta a ciel sereno. Un cataclisma.  Senza essere laziale ho detto a tutti, e argomentato e scritto, che il nazista Paolo Di Canio, talento calcistico vero, aveva ragione quando disse che Jose' Mourinho - venne lapidato a parole - era finito ma adesso si comincia a titubare. Non sto in tv e tantomeno in radio, non ho mai avuto padroni ma quando sento Antonio Cassano, un talento calcistico sprecato, dire che Mourinho non lo convince non posso non essere contento. Hai voglia ad esaltare, osannare e scrivere, la realta' e' ben diversa. Vinse la Premiership  col Chelsea, l'anno successivo perse la Champion's League ai rigori e caccio' un giovanissimo Romelu Lukaku bollandolo come "molto scarso", all'Inter vinse tutto, come aveva fatto col Porto, con suprsquadre poi con Real Madrid, Manchester United e Tottenham Hotspurs stagioni brutte, titoli striminziti ed esoneri cocenti. Fortunatamente e' apparsa Santa Roma e in poche settimane "abbiamo una squadra". Salvo poi incappare in un Verona Hellas, fino ad allora umiliato dal povero Eusebio Di Francesco come allenatore, che con l'ex giocatore juventino Tudor in panchina sotto la pioggia e la grandine battenti ha piegato lo Special One. che ha iniziato la recita. Insulti a tutti, via dal campo in tre e poi la promessa/certezza di rifarsi giovedi' all'Olimpico contro l'Udinese. L'Udinese, ripeto. Niente da dire che due delle tre reti con le quali la squadra scaligera, che si vanta di avere la tifoseria piu' nazista d'Italia, sono stati sglate da due ex giovani romanisti, Caprari e Faraoni, che non hanno mai avuto il piacere di indossare l'adorata casacca?  E il fenomeno Abrahams, che l'allenatore del Chelsea Thomas Tuchel - ex Paris Saint Germain  - ha voluto vendere? Tuchel al Chelsea e' arrivato lo scorso gennaio e a maggio ha subito vinto la Champion's League. Penso proprio che se si continua a pensare a Nicolo' Zaniolo come il "piccolo, grande gioiello giallorosso", si abbiano in rosa giocatori meno che scarsi e pagati milioni,  se ci si affida a Tiago Pinto, alias Jorge Mendes, per comprare e vendere non si andra' avanti. Ave Mou, la biografia scritta per Rizzoli dal dotto e funambolico Giancarlo Dotto, e' arrivato in libreria dopo due mesi dall'arrivo in citta' del portoghese. Tempismo unico. Chissa' se acceleranno il processo di canonizazione in Vaticano. Argentini, Bergoglio, e portoghesi, Mourinho, non vanno daccordo. Proprio no. I portoghesi non vanno daccordo proprio con nessuno. E Jose' a Roma dovrebbe vincere? A zecchinetta.

Sara' una risata che li seppellira'.

   

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