La visita
Pensavo di scriivere questo Zaccablog dopo un a vittoria del Liverpool e una sconfitta del Manchester City ma invece e' finita Liverpool 1 Tottenham Hotspurs 1e Manchester City 5 Newcastle 0 e 3 punti 3 di vantaggio del Manchester City sul Liverpool a tre giorata fdalla fine della Premiership. La speranza e' l'ultima a morire. La visita, dunque. E' andata superbamente bene. Fiona Kathleen Maria Emilia ha camminato carponi per la prima volta e con Sebastiano Antonio Paolo ho provato la profonda commozzione di essere nonno. Ha voluto sempre avere la mano nella mano, mi ha rimbambito di episodi della serie tv Usa Batman degli anni Sessanta, gli avevo comprato tutti gli episodi che vedevo io. Una gran festa che cominciava con la famosissima sigla di Nelson Riddle. Poi, visto il tempo inclemente, molta contemplazione di Fiona Kathleen Maria Emilia, che a 10 mesi non parla e non cammina e strilla solo quando ha fame, vuole dormire o andare di corpo. Mercoledi' scorso lo zoo, uno dei piu' accoglienti e belli e sicuri d'Europa e del mondo, ma eravamo li' per gli elefantipero' la giornata era caldissima e quindi non erano stati fatti uscire a dove dormono perche' il caldo era asfissiante. Abbiamo visto la testa di un'ippopotamo, quella di un leopardo delle nevi, niente cammelli e tantomeno dromedari, lupi, leoni, tigri ma un panda rosso quello si. E gorilla, scimmie e urangtang, foche, leoni marini e pinguini - era l'ora di ptranzo - poi il negozio di ricordi. "Sebastiano, hai capito? Un solo regalo, ci siamo capiti?" ha teutonicamente detto mia figlia Nora, accaldatissima e distrutta per spingere, col compagno-marito Emiliano, sia la carrozzina che la sedia a rotelle del sottoscritto. E un regalo e' stato. Che poi e' stato protagonista dai giochi di Sebastiano Antonio Paolo nel giardino, condominiale, di casa nostra. "Una gran bella giornata" ha sentenziato Sebastiano Antonio Paolo con il quale ho scoperto, spassosamente , due programmi che parlano di cucina italiana, che lui, grazie al nonno paterno Antonio e al padre Emiliano, sa gia' dominare. Anzi, mi ha promesso che la prossima volta mi cucinera' le polpettine al sugo e il padre la lasagna al forno. che, ne sono sicuro, saranno eccellenti come quella della Trattoria Tosca - cucina tradizionale romana del mio amico, purtroppo laziale, Fabio Rutache continua ad inanellare, lui e tutto il suo staff, recensioni ecellenti.
Notizie calcistiche? Giancarlo Dotto non si deve piu' permettere di parlare, a vanvera, del tifoso laziale Vincenzo Paparelli che era andato ad assistere a un derby e mori' perche' un delinquente dalla Curva Sud dei tifosi romanisti lanacio' un rudimentale missile che lo centro' in un'occhio provocandone l'immediata morte. Sicuramente continuera' a scrivere, ci mancherebbe altro. Si e' scusato, poverino, e' stato tragicamente frainteso, ancora poverino.E allora, sicuramente, i tifosi laziali e quelli giallorossi non compreranno - gia' non lo fanno adesso - i giornali dove compare la sua augusta, celebre, odiata firma.
Claudio Lotito, presidente della S.S. Lazio, e' al centro di na gran bella diatriba con i tifosi laziali per aver aumentato il prezzo dei biglietti, ieri ha dichiarato che ormai e' diventato il "pungiball" dei tifosi laziali. Semmai "punching ball". Italiano niente, lartino niente iglese niente. Avanti un'altra lingua.
I Friedkin e Mourinho, secondo il gia' citato, immaginifico Dotto,hanno riportato il tifo romanista agli anni Sessanta. Io e mio cugino Cristiano - Capelo, lui,e er Profesore, io - a quei tempi, con una sorta di darwiniana "selezione della specie" allora facevamo parte del restrittissimo, selezionatissimo "gruppo de Dante", pollivendolo del defunto mercato del Trionfale e capotifoso che dominava, guidava il tifo gialllorosso, e posso dire, senza timore di essere contradetto. che dal 1928, anno di fondazione della Roma, il tifo romanista, quello piu' popolare e sanguigno, non e' mai calato. Mai. Semmai sarebbe esploso fragorosamente nei primissimi anni Ottanta con l'ingegnere di Aulla Adino Viola presidente e l'acquisizione del secondo, storico scudetto. E annamo.
10mila euro per avere il biglietto della finale di Tirana in Albania e ' un crimine. Da giustiziare a piazza del Popolo. Acquirenti e venditori.
Sara' una risata che li seppellira'.
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