Lo manda Pallotta
Una volta dagli Stai Uniti venivano i funambolici giocatori dibasket Harlem Globetrotters, adesso ci sono James Pallotta, Monchi e Francesco Totti. Il primo fa la spola, incessante, tra la natia Boston e Londra, dove ha tanti, tanti, tanti affari, e il terzo, gia' Er Pupone e Er Capitano, si sta riposando dalle vacanze in attesa di parlare col secondo per chiarire il suo ruolo in societa'. Citta' e tifoseria col fiato sorpreso, salvo chi ride sommessamente o a crepapelle. Tutti venduti ma, forse, acquistato un giovanissimo turco, della squadra di Istanbul, che non ha mai giocato fuori dalla Turchia, e gia' paragonato a Paolo Dybala, ex Palermo e ora Juventus, che tre anni fa doveva venire alla Roma peche' cosi' gli avevano consigliato e detto De Rossi, Florenzi e il cannoniere Iturbe. Monchi si muove proprio nell'ottica di Pallotta, vende, fa cassa e da' al padrone. I tifosi, esaltati, hanno il fratello di Pallotta, Francesco Totti, ed eserciti di giornalisti e commentatori al soldo, poco viste le finanze del "Creso d'oltreOceano". Scherzi a parte, le idee servono alla Roma. Di tutti. Quindi perche' non trasformare una tragedia epocale in un trionfo planetario? "Divo Nerone" non era cosa? Si chieda al ministro Franceschini, fine intellettuale, di cambiare titolo e soggetto. "Divo Francesco" o "divo Totti". Ci si chiede chi fara' le parti di Tigellino e Sejano. Quanto costano? Domanda ricorrente e di calciomercato del Duo Meraviglie ma inevasa. E non sono neanche della Primavera da svendere. Uno sola domanda seria giganteggia: quanto resistera' Eusebio Di Francesco?
Le bugie, si dice, hanno le gambe corte. Non quelle dei dirigenti della Roma.
A rivederlo oggi, col senno di poi, Butch Cassidy and the Sundance Kid, il celebre film di George Roy Hill, e' solo una noiosa, stucchevole vicenda di due abili fuorilegge che svanirono in Bolivia, allora preda archelogica sublime. Illuminata dagli occhi immensamente azzurri di Paul Newman, dal volto del baffuto Robert Redford, dalla luminescente Katherine Ross, fresca del grande successo de Il laureato con Anne Bancroft e Dustin Hoffmann nonche' fidanzata in pectore di chiunque, e un brano, celeberrimo, di Burt Bacharah. Raindrops keep falling on my head. Che film? No, che brano.
Domani, spero vivamente, altre clamorose notizie romaniste. Roma nuova che ha schiantato, lo sappiano bene tutti, il Pinzolo 7 a zero. Nel frattempo il Barcellona presentava la maglia con il nuovo sponsor, il colosso giapponese di e-commerce Rakuten, seconda solo ad Amazon. E pensare che a Trigoria da quando sono arrivati gli italoamericani stanno facendo la fila da anni per sponsorizzare la societa' ma il paffuto Creso tiene duro., non molla. Oppure nessuno sa chi sia lui, e i suoi complici, e come in sei anni ha ridotto, ben oltre il baratro, l'A .S. Roma. Nata nel 1927. I norvegesi del Rosenburg, ieri in campo a Dundalk contro i nordirlandesi del Dundalk con i quai hanno pareggiato uno a uno, sono stati fondati nel 1917
Non svelo nulla, non posso ancora farlo ma penso di avere un mano l'organigramma segreto di Monchi. Acquisti e vendite. Comprese notizie dall'ifernieria. Di prima mano dai medici sociali dall'A.S, Roma . Che lavorano e vivono a Boston
Sara' una risata che li seppellira'
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