Tuesday, 7 June 2022
Basta bugie
Basta bugie
L'azzeccagarbugli albionico ieri ha superato il voto di sfiducia del suo governo conservatore ma per lo scapigliato Boris Johnson e la moglie Sally, la sua seconda, non vedo un gran futuro. Passato le feste per il compleanno della quasi centenaria Elisabeth si e' ripresentato il problema del governo conservatore, quello che si e' strenuamente battuto per il Brexit. Con i voti che non ha preso dal suo partito - il 40% - Theresa May, il suo predecessore, si dimise subito ma lui no, no, no. Ha chiesto di dimenticare lo scandalo cdel partygate - feste ad alto tasso alcoolico a Downing Street, la sua residenza ufficiale, mentre tutta l'Inghilterra era stretta in un rigidissimo lockdown e i cittadini morivano agrappoli per la sua scellerata politica dell'"immunita' di gregge" - ed andare avanti. E non ha sbagliato. E' stato sindaco di Londra per 8 anni, combinando il caos, ha vinto, col sodale bevitore Nigel Farage, il referendum per uscire dall'Unione Europea girando il Paese con un grosso bus su cui c'era scritto che uscendo dall'Europa l'Inghilterra avrebbe risparmiato oltre 330 milioni di sterline al giorno, si e' alienato il fratello, che ha lasciato il partito conservatore, e la sorella, giornalista politica della BBC, non ha saputo rispondere al giornalista che gli chiedeva semplicemente quanti figli avesse - i figli lo hanno ripudiato anni fa - ha speso 5 milioni di sterline per rinnovare Downing Street, e' stato cacciato dal Daily Telegraph - faceva il notista politico - perche' si inventava gli articoli da anni - ed ha reimpastato il governo innumerevoli volte, incurante delle pesantissime critiche dei collegi di partito e degli avversari. Ha miseramente, inesorabilmente, terribilmente fallito su tutta la linea pero' e' ancora li'. Gli inglesi, che hanno accettato le razioni alimentari dopo la seconda guerra mondiale fino al 1954 e cacciato sir Winston Churchill che aveva vinto la guerra, quanto aspetteranno ancora per levarsi di dosso questa vergogna che, tra l'altro, stamattina e' stato sbertucciato e sbeffeggiato da tutti, per prima il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon che, dopo secoli di dominazione inglese, riuscira' a dare l'indipendenza, come fece Michael Collins con l'Irlanda, alla Scozia. Forse un sogno che si realizzera' a breve. No, sogni. L'indipendenza scozzese e la cacciata del buffone Boris. Per la Sturgeon un'"anatra zoppa".
Non potevamo non farci riconoscere. L'elite culturale romana ha scritto una lettera aperta a Lazane Eloundou Assomo, capo del Centro Mndiale Unesco Per La Conservazione Dell'Ambiente, acciocche' intervenga l'Unesco per salvare Roma, la mia citta' natale, dall'inarrestabile degrado. Si pensava che con Virgnia Raggi del Movimento Cinque Stelle si fosse toccato il fondo ma da ottobre, da quando e' stato eletto da meno di 700mila votanti, Roberto Gualtieri del Partito Democratico ha dimostrato che..."non jela fa', nun jela po' fa'". Le scuse sono irrimediabilmente finite, lui e la Raggi possono, potevano guidare una discarica lurida, non una citta'-patrimonio del mondo. L'Italia, con Draghi o meno, non e' messa benissimo ma Roma sta per finire sotto cumuli e cumuli di rifiuti, migliaia di cinghiali, milioni di ratti e topi - domani un gustosissimo aneddeto "roditore" - e, si calcola, oltre 60mila gabbiani. E Roma-Ostia, cioe' il mare capitolino pi' vicino, dista 20 chilometri. La politica del "panem&circenses", dei "clientes" non va piu'. Occorre sporcarsi le mani, non le coscienze. Meno schitarrate, in gioventu', nel metro parigino e un servizio civile nella metropolitana romana. I due turisti statunitensi che hanno rovinato la scalinata di Trinita' dei Moi laciando un onopattino elettrico? Tranquilli, solo una puccola multa. Poi vi faremo visitate anche l'antico carcere di Regina Coeli. "Grazie, per quanto?" Ah, ci puo' dirlo.
E per domani annuncia una tremenda notizia per chi ama la letteratura e la politica. Maledizione.
Sara' una risata che li seppellira'.
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